"The Silence of Time, Parigi, 2005" - Michele Torsello

venerdì 30 novembre 2007

Dal "De profundis"

Non credo che amino l'Arte
Coloro che spezzano il cristallo del cuore di un poeta
Così che torvi e maligni occhi piccoli e sciocchi possano
guardare.

Oscar Wilde

"La neve nel cuore"


Si può essere in piena estate o accanto alle fiamme ardenti di un camino ma, dentro di te, solo gelo, solo neve, neve nel cuore. Questo gran freddo dentro ti spezza il respiro, ti fa girar la testa, ti fa molli le gambe, le tue sottili gambe di gazzella. Nel tuo tempo migliore, ti sembrava sempre estate, dormivi poco per non perdere nel sonno, nulla delle tue ore. Vivevi nella città do "sol mio". Lì gli inverni erano solo il riflesso del freddo del nord, dell'altra Italia. Quanto sole, sulle scalinate dell'università, quanto calore nelle chiacchierate con gli amici, sempre uniti a rubare quel sole d'inverno, sempre vicini a godere del calore di un successo accademico. Eri come quella città,hai continuato a cantare, a sognare, hai ignorato terremoti, morti, abbandoni, hai continuato avedere, a sentire "o sole mio", che ti scaldava il cuore ma, non ti sei accorta che stava arrivando un gran freddo, un freddo che non avevi conosciuto ancora, un freddo che ha ricoperto di neve, il tuo cuore.

mercoledì 28 novembre 2007

Non calpestare i fiori.


Spunta timidamente,già ai primi di marzo.I suoi piccoli petali bianchi annunciano la luce, il suo cuore giallo,il sole di primavera.La vedi subito la margherita.Brilla come un bottone di madreperla su di un soprabito verde ancora invernale.E' un piccolo , elegante fiore e nella sua bellezza, la sua fragilità.I sentimenti, quelli autentici,assomigliano ai fiori di campo.Spuntano dal tuo cuore se un seme è stato posato.Ti prendi cura della crescita, nutri il tuo fiore con tutto ciò che ritieni serva a farlo crescere forte, ma, se dimentichi di apporre il divieto "non calpestare i fiori",arriva un piede troppo pesante che lo calpesta .Uno dei miei nomi, in onore di una nonna, è Margherita.Nel mio certificato di nascita,un presagio, un destino?

lunedì 26 novembre 2007

Nell'anima

Vi sono posti infiniti nell'anima, come infinita è l'anima.Vi sono laghi qualche volta ghiacciati, ma sono lì, aspettano il disgelo. Nell'anima abitano i paesaggi della nostra storia e le persone incontrate, amate, detestate, inventate ma, mai dimenticate.Qui abitano tutti i colori. Colori forti, cupi,tenui .Il viola della lavanda, il rosa del primo abitino della tua bambina, il nero del lutto,il bianco del risveglio. L' anima è un posto accogliente, caldo di gioia, grigio per la tristezza, bagnato di pianto .L’anima è il tuo luogo, ti appartiene e non ve n’è un altro uguale.Qui abitano i ricordi che non fanno più rumore,solo silenziose e profonde sensazioni,solo il risultato delle tue emozioni.L’anima non spreca niente,tutto conserva,e lì, solo lì puoi ritrovarti.Nell’anima, la mappa del tuo percorso.Sentieri ripidi,vallate,estati, inverni,attese primavere e da qualche parte, il tuo tesoro che non si lascia ritrovare. Siano per sempre distratti i ladri d’anime!

mercoledì 7 novembre 2007

Lo Specchio e il Tempo


Quanto tempo abbiamo trascorso a guardare la nostra immagine riflessa. Attimi tremolanti in uno specchio d'acqua, veloci riflessi dei nostri tratti sul finestrino del treno, scie di meteore familiari nelle porte girevoli di antichi hotels. L'immagine dei miei cambiamenti e degli abiti che la vita delle mie ore mi cuce addosso, la seguo e l'accolgo senza timore, a volte con tremore. Qualche mattina, forse per colpa di Morfeo che è lento a lasciare le mie palpebre, non riesco a vedere la luce del verde dei miei occhi. Poi, lentamente, scopro, che non non è il sonno ancora presente, ma ancora una volta il Tempo, ancora le ore, ancora la vita che infode mutamenti che dall'anima, arrivano agli occhi. Capelli color del grano, occhi color del bosco al tramonto, sì, questo è ciò che ancora vedo di me. Nessuna nostalgia del giovanile riflesso, qualche volta rimpianto per non esser riuscita a donare quell'immagine a chi la desiderava davvero, a chi l'avrebbe custodita con amore. Le ore, ancora le ore, riflessi argentei al mattino, dorati al crepuscolo, pallidi riflessi la notte. Ancora mattina, ancora le ore.

venerdì 6 luglio 2007


Amore,
amore desiderato,
sognato,
coltivato, annusato,
assaporato, consumato,
divorato, strappato.

Amore,
amore perduto,
ingannato,
velato, svelato.

Amore,
luce ed ombra,
sole e luna,
oro e argento,
verità e inganno.

Le ore,per sempre le ore.


Le ore del passato possono non incombere sul nostro presente ma, lo informano ,delle nostre consumate emozioni.Senza la memoria del passato ,non saremmo nulla.Il destino alle spalle del nostro oggi.Le ore di ieri, di oggi,di domani.Le ore di prima, di dopo , degli anni che abbiamo vissuto, le ore d'amore, di dolore, per sempre le ore.

giovedì 28 giugno 2007



Il Dolore è sincero, non ha maschera, il dolore è solo e tu sei solo. Il Piacere e la gioia possono avere tante facce o modi di essere, fanno rumore. Il tempo del dolore per lungo o breve che sia ,è un tempo buio, profondo, silenzioso, umido, di pianto bagnato. Nel dolore guardi la vita in faccia, lei ti fa paura nel momento in cui è più sincera, in cui è meno bella,senza trucco, con il suo abito più scuro, ma, è quello il momento in cui conosci te stesso e la tua reale volontà di esserci e di voler apprendere come un bravo allievo la lezione, lezione celata nell'intima essenza del dolore. Dopo essere stati tanto soli durante la sofferenza, vedi tutto più nitidamente, ti accorgi, dopo l'esperienza nella crudele sincerità del dolore, di aver dato valenza a fatti ed individui che valore non avevano, li lasci andare via e neanche te ne ricordi più. Ti ricordi invece del Dolore che si è seduto sul tuo cuore a raccontarti la Verità.

lunedì 25 giugno 2007

"Era con la frusta toccò vivamente i cavalli;
e cigolaron da sole le porte del cielo, che l'Ore sorvegliano,
l'Ore, a cui il cielo vasto è confidato e l'Olimpo,
se scostare o calare la densa nube si debba".


Omero , Iliade, V (748 - 751)






martedì 12 giugno 2007


Non sia mai ch'io ponga impedimenti
all'unione di due anime fedeli;
Amore non è amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l'altro s'allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella che guida di ogni barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo,
pur se rosee labbra
e gote dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
se questo è un errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato.


(William Shakespeare- Sonetto 116)




venerdì 8 giugno 2007

Dedicato ai miei pensieri



Dedicato ai mie pensieri,
amici, nemici delle mie ore .

Ai pensieri
mai detti,
a quelli urlati,
a quelli umidi di pianto,
a quelli soffocati,
a quelli censurati …

vorrei,
vorrei portarvi finalmente al sicuro
lontano dall’incomprensione che vi trasforma in pietra
vorrei portavi in alto,
dove danzano
gli dei.

mercoledì 6 giugno 2007

Far ripartire le ore


L'orologio s'è inceppato. Bisogna farlo ripartire, ora, subito. Dare di nuovo un senso a questo viaggio. Guardare il Tempo, dritto negli occhi, senza più timore di appropriarsene e non permettere più al passato e alle sue acque torbide di allagare e seppellire il tuo cuore. Far ripartire le ore e sentirle compagne di viaggio e non più nemiche della tua giovinezza, elaborare i dolori e le ancor più cocenti delusioni e mutarli in insegnamenti. Questo è da farsi. Le ore non vanno via, danzano, danzano mentre ti vengono incontro.
Volesse il mio cuore ascoltarle e guardarle giungere al passo di danza del momento, ora musica lieve, ora più grave, volesse il mio cuore farsi scaldare dal sole e non temere più gli inganni della luna!.











martedì 5 giugno 2007

Dov'è.



Dov'è Amore quando ti camminano sul cuore,
dov'è Amore quando il passato s'infila nel tuo cuore?
Non lo riconosci più il tuo cuore, perso nella città del disincanto.
Dove sei amore oggi?
Volevo solo esserti vicino.

venerdì 1 giugno 2007

L'assenza


Il dolore era troppo grande, lo stordimento simile all'ubriachezza, a tratti, mi portava lontana, lontana dall'ora funesta. Eccomi bambina e tu giovane padre che mi dicevi :"sei bellissima!"ed eccoti puntuale per molte Epifanie, travestito da Befana a caricarmi di doni. Solo alla Fine ho capito che ti piacevo, che avevi smesso di preoccuparti di questa figlia un pò bizzarra che aveva scelto sociologia e non farmacia come tu avresti voluto. Eri molto silenzioso, era il blu intenso dei tuoi occhi che mi comunicava il tuo stato d'animo. Non ho fatto in tempo quella mattina...non sono riuscita a dirti grazie per la lezione di coraggio che mi hai donato, tuo ultimo dono. Non un lamento!.

Son passate tante ore, alcune belle, in compagnia, in solitudine, è passato tanto tempo, un tempo senza te.

mercoledì 30 maggio 2007

Le Parole di Fulvio.


"Gocce di rugiada noi siamo
questo lo sappiamo
come sappiamo che siamo vaghe pupille alla ricerca
di 1 unico limpido frutto maturo
e inesorabile la fine del nostro viaggio
è scritta nello specchio che ci vive intorno.
Eppure tu dentro questo cielo d'estate hai sorriso ragazza..."

Per me da Fulvio durante un tramonto d'estate di tanti anni fa in un teatro greco a Cuma.

Custodiscilo, sempre.


Perchè mai è scomparso il piacere della lentezza?
Perchè bere alla coppa della vita in un sol fiato?
Perchè non trattenere i suoi sapori nella bocca, mandarli giù pian piano per farli giungere fino al cuore.
Se è vero che il cuore è la casa dei sentimenti bisogna proteggerlo dagli intrusi che troppo spesso, ospiti non graditi, vi si insediano e portano via, succhiandolo, il respiro.
Se ci si fermasse solo qualche istante sulla soglia del cuore altrui, quanta sofferenza si potrebbe evitare!.
Oggi non ci si può fermare, tutto "ora e subito", costi quel che costi!
Fermarsi solo un attimo a pensare su come e perchè entrare in quel cuore.
Perchè aver sempre fretta?
Le ore non le facciamo correre, facciamole danzare!.

martedì 29 maggio 2007

Una Piccola Sanguigna Rosa Rossa.


Nonostante la pioggia insistente, il vento furioso, inaspettati tutti e due perchè siamo in maggio, la mia piccola pianta ha partorito il suo fiore.

E' piccola la mia rosa rossa. Era il suo tempo di venir fuori.

Sono le 20.40 ed in questo tempo provo a riappropriarmi di una mia antica abitudine: a raccontarmi, a raccontarvi, così come facevo nel mio tempo migliore.

Noi siamo il tempo.