"The Silence of Time, Parigi, 2005" - Michele Torsello

mercoledì 7 novembre 2007

Lo Specchio e il Tempo


Quanto tempo abbiamo trascorso a guardare la nostra immagine riflessa. Attimi tremolanti in uno specchio d'acqua, veloci riflessi dei nostri tratti sul finestrino del treno, scie di meteore familiari nelle porte girevoli di antichi hotels. L'immagine dei miei cambiamenti e degli abiti che la vita delle mie ore mi cuce addosso, la seguo e l'accolgo senza timore, a volte con tremore. Qualche mattina, forse per colpa di Morfeo che è lento a lasciare le mie palpebre, non riesco a vedere la luce del verde dei miei occhi. Poi, lentamente, scopro, che non non è il sonno ancora presente, ma ancora una volta il Tempo, ancora le ore, ancora la vita che infode mutamenti che dall'anima, arrivano agli occhi. Capelli color del grano, occhi color del bosco al tramonto, sì, questo è ciò che ancora vedo di me. Nessuna nostalgia del giovanile riflesso, qualche volta rimpianto per non esser riuscita a donare quell'immagine a chi la desiderava davvero, a chi l'avrebbe custodita con amore. Le ore, ancora le ore, riflessi argentei al mattino, dorati al crepuscolo, pallidi riflessi la notte. Ancora mattina, ancora le ore.

6 commenti:

KikiPetite ha detto...

Le mie Ore, questa notte, sono pesanti, sono stanche, si lamentano, come le dive dopo una serata sul palcoscenico tra flash e sorrisi forzati.
Vorrei alleggerire i loro abiti, sciogliere i loro capelli e lasciarle dondolare su un'amaca sotto i pochi raggi di sole novembrino.
Lo sai che TU potresti far sì che ciò accada?. E non solo con le mie ore, ma anche con le tue.
Quel verde bosco io lo vedo tutte le mattine anche quando Morfeo, pigro, fatica a lasciare le tue palpebre, anche quando la tristezza si posa sulle tue labbra e si culla sulle tue parole.
Non lasciare che la Pigrizia e la Tristezza schiavizzino le tue Ore.
Loro sono ancora giovani e vogliono correre scalze sul tuo cammino...

Lasciale libere di camminare tenendoti per mano.

Con amore.

C.

apepam ha detto...

Questo interagire con il tempo, con le ore che scorrono.. è come vedere i propri fotogrammi, "sentire" la vita.
Credo che ogni attimo, ogni Ora, debba avere il suo spazio nei nostri occhi.
Un abbraccio, Penelope*

Lara ha detto...

"...Nessuna nostalgia del giovanile riflesso, qualche volta rimpianto per non esser riuscita a donare quell'immagine a chi la desiderava davvero, a chi l'avrebbe custodita con amore..."

Sono turbata e commossa da questa frase in particolare.

Cara Penelope, non ti conosco, ma sono venuta qui, al tuo blog dal mio - dove hai lasciato una bella traccia del tuo passaggio .. ti ringrazio.

Ti linko subito, sai?

Buona serata!

Faith ha detto...

E' uno spazio diverso dagli altri questo. E' una pausa, un rifugio. Si percepisce che è uno spazio davvero sentito.
"Nessuna nostalgia del giovanile riflesso..." quanta forza, quanta consapevolezza, quanta maturità in questa frase.
Un abbraccio...

DRESSEL ha detto...

Domandone da un milione di dollari: rimorsi o rimpianti? per come sono, conosco solo i rimorsi. mi pento di aver dato tutto ciò che potevo offrire a qualcuno che non se lo meritava. una volta ho letto una frase: "non avere rimorsi riguardo a qualcosa che in quel momento ti ha reso felice" no. non sono d'accordo. vorrei tornare indietro e non sbilanciarmi. "era miglior pensiero restare, non guardare oltre. sognare. il sogno è l'infinita ombra del vero". la conosci?

Penelope ha detto...

@dressel:Il rimorso fa meno male del rimpianto.Hai rimorso se la tua coscienza pensa di aver agito "male",Il rimpianto,è lo sguardo su qualcosa che si è perduto e per cui puoi "ripiangere" ripensandoci.Il sogno poi è della reatà,sublimazione , proiezione.
Grazie per esserti fermata sulle mie ore.
Penelope.