Il Dolore è sincero, non ha maschera, il dolore è solo e tu sei solo. Il Piacere e la gioia possono avere tante facce o modi di essere, fanno rumore. Il tempo del dolore per lungo o breve che sia ,è un tempo buio, profondo, silenzioso, umido, di pianto bagnato. Nel dolore guardi la vita in faccia, lei ti fa paura nel momento in cui è più sincera, in cui è meno bella,senza trucco, con il suo abito più scuro, ma, è quello il momento in cui conosci te stesso e la tua reale volontà di esserci e di voler apprendere come un bravo allievo la lezione, lezione celata nell'intima essenza del dolore. Dopo essere stati tanto soli durante la sofferenza, vedi tutto più nitidamente, ti accorgi, dopo l'esperienza nella crudele sincerità del dolore, di aver dato valenza a fatti ed individui che valore non avevano, li lasci andare via e neanche te ne ricordi più. Ti ricordi invece del Dolore che si è seduto sul tuo cuore a raccontarti la Verità.
giovedì 28 giugno 2007
martedì 12 giugno 2007
all'unione di due anime fedeli;
Amore non è amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l'altro s'allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella che guida di ogni barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo,
pur se rosee labbra
e gote dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
se questo è un errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato.
(William Shakespeare- Sonetto 116)
venerdì 8 giugno 2007
Dedicato ai miei pensieri
Dedicato ai mie pensieri,
amici, nemici delle mie ore .
Ai pensieri
mai detti,
a quelli urlati,
a quelli umidi di pianto,
a quelli soffocati,
a quelli censurati …
vorrei,
vorrei portarvi finalmente al sicuro
lontano dall’incomprensione che vi trasforma in pietra
vorrei portavi in alto,
dove danzano
gli dei.
mercoledì 6 giugno 2007
Far ripartire le ore
L'orologio s'è inceppato. Bisogna farlo ripartire, ora, subito. Dare di nuovo un senso a questo viaggio. Guardare il Tempo, dritto negli occhi, senza più timore di appropriarsene e non permettere più al passato e alle sue acque torbide di allagare e seppellire il tuo cuore. Far ripartire le ore e sentirle compagne di viaggio e non più nemiche della tua giovinezza, elaborare i dolori e le ancor più cocenti delusioni e mutarli in insegnamenti. Questo è da farsi. Le ore non vanno via, danzano, danzano mentre ti vengono incontro.
Volesse il mio cuore ascoltarle e guardarle giungere al passo di danza del momento, ora musica lieve, ora più grave, volesse il mio cuore farsi scaldare dal sole e non temere più gli inganni della luna!.
martedì 5 giugno 2007
Dov'è.
venerdì 1 giugno 2007
L'assenza
Il dolore era troppo grande, lo stordimento simile all'ubriachezza, a tratti, mi portava lontana, lontana dall'ora funesta. Eccomi bambina e tu giovane padre che mi dicevi :"sei bellissima!"ed eccoti puntuale per molte Epifanie, travestito da Befana a caricarmi di doni. Solo alla Fine ho capito che ti piacevo, che avevi smesso di preoccuparti di questa figlia un pò bizzarra che aveva scelto sociologia e non farmacia come tu avresti voluto. Eri molto silenzioso, era il blu intenso dei tuoi occhi che mi comunicava il tuo stato d'animo. Non ho fatto in tempo quella mattina...non sono riuscita a dirti grazie per la lezione di coraggio che mi hai donato, tuo ultimo dono. Non un lamento!.
Son passate tante ore, alcune belle, in compagnia, in solitudine, è passato tanto tempo, un tempo senza te.
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