"The Silence of Time, Parigi, 2005" - Michele Torsello

domenica 17 febbraio 2008

P.come Piano, come Parola.


Parlare piano, pianissimo, dolcemente. Una partitura per le parole, ecco cosa vorrei scrivere! Una guida che elimini i suoni gravi e grevi, che dévi le parole dure come radici, taglienti come sassi affilati, che neghi le parole che dall'orecchio arrivano al cuore, ferendolo a volte irrimedibilmente.
Le parole! Se solo si comprendesse la loro importanza, sarebbero meno abusate, se solo si scegliessero più attentamente, minori sarebbero i fraintendimenti, le offese. La colonna sonora della nostra esistenza con gli altri è composta dalle parole, troppo spesso, il risultato è una musica stonata. Un addio, un abbandono, possono divenire meno dolorosi, se si scelgono parole che possano alleviare il momento. Una parola pensata, cercata, trovata, lascia una carezza, anche nel dolore. Al contrario solo, pugni, pugni nello stomaco che fanno tanto male. Nei miei ricordi, pochi volti, ma tante voci e le parole che mi hanno detto. Ne ricordo tutto l'odio e tutto l'amore. Le parole, le voci!.

Foto: "Pianoforte di Parole" di Alessandro Giammaria.

4 commenti:

Faith ha detto...

E' una riflessione molto bella, la tua, e molto vera. Anche io sono dell'opinione che si dovrebbero dosare un pò di più le parole, in questo modo dove fiumi di parole ci vengono scaraventati addosso senza tregua. E' per questo che sono spesso insofferente verso la tv, che spesso sputa tante parole inutili che mi infastidiscono.
Una parola pensata, cercata, trovata, come dici tu, spesso è tanto meglio di mille discorsi.

Ti abbraccio

Faith

Faith ha detto...

volevo dire "mondo" ovviamente... :)

Penelope ha detto...

@ faith: Si uccide con le parole,si dichiara tutto l'amore con le parole...Un bacio piccola!
Penelope

Unknown ha detto...

Non avrei saputo affiancare parole cosi bella alla mia foto.

grazie

Alessandro Giammaria