giovedì 24 aprile 2008
E tu,
certo lo sai,
perchè fuggo
come cerbiatto ferito,
ed io so
perchè la mia voce
è
acqua marina,
e scoglio
il tuo orecchio.
La mia rabbia
è
sasso di vetro,
che si dissolve
sul tuo cuore di pietra.
Un teatro crudele
quanto i suoi attori,
s'innalzò
tra di noi.
Una cattiva magia,
esaltò le parole,
deluse le emozioni,
ingannò l'attesa.
martedì 22 aprile 2008
"Love, oh love, oh careless love,
You've fly through my head like wine
You've wrecked the life
Of many a poor girl
And you nearly spoiled this life of mine
Love, oh love, oh careless love
In your clutches of desire
You've made me break a many true vow
Then you set my very soul on fire
Love, oh love, oh careless love,
All my happiness bereft
Cause you've filled my heart with weary old blues
Now I'm walkin' talkin' to myself
Love, oh love, oh careless love,
Trusted you now it's too late
You've made me throw my old friend down
That's why I sing this song of hate
Love, oh love, oh careless love,
Night and day I weep and moan
You brought the wrong man into this life of mine
For my sins till judgement
I'll atone".
Singer: Madeleine Peyroux.
You've fly through my head like wine
You've wrecked the life
Of many a poor girl
And you nearly spoiled this life of mine
Love, oh love, oh careless love
In your clutches of desire
You've made me break a many true vow
Then you set my very soul on fire
Love, oh love, oh careless love,
All my happiness bereft
Cause you've filled my heart with weary old blues
Now I'm walkin' talkin' to myself
Love, oh love, oh careless love,
Trusted you now it's too late
You've made me throw my old friend down
That's why I sing this song of hate
Love, oh love, oh careless love,
Night and day I weep and moan
You brought the wrong man into this life of mine
For my sins till judgement
I'll atone".
Singer: Madeleine Peyroux.
domenica 20 aprile 2008
Ancora.
Sera.
Del vino rosso
ancora sulla tavola,
il suo sapore
ancora aspro in gola,
il suo colore sulle mie guance,
la sua anima
ancora nel mio petto.
E' una strana sera questa.
Ti cerco
dietro questo bicchiere.
Sono stanca di essere ferita
dai sogni,
eppure
ti cerco.
Domani
mi alzerò
nuovamente
ubriaca di vita,
questo lo so.
Ogni ora,
ogni giorno che passa
è uno sputo in più
contro il muro obliquo
della mia vita.
Ogni giorno,
viene meno qualcosa.
Non rimarrà
che la carcassa vuota
del mio orologio,
muto riflesso
del mio specchio,
ma io,
ostinatamente
ti cerco.
Ti cerco,
lungo le pareti di questa stanza.
Notte.
Ti trovo
per un interminabile attimo
nel ricordo del ritmo affannoso
dei nostri respiri.
Ancora Domani, ancora Sera, ancora Notte.
Del vino rosso
ancora sulla tavola,
il suo sapore
ancora aspro in gola,
il suo colore sulle mie guance,
la sua anima
ancora nel mio petto.
E' una strana sera questa.
Ti cerco
dietro questo bicchiere.
Sono stanca di essere ferita
dai sogni,
eppure
ti cerco.
Domani
mi alzerò
nuovamente
ubriaca di vita,
questo lo so.
Ogni ora,
ogni giorno che passa
è uno sputo in più
contro il muro obliquo
della mia vita.
Ogni giorno,
viene meno qualcosa.
Non rimarrà
che la carcassa vuota
del mio orologio,
muto riflesso
del mio specchio,
ma io,
ostinatamente
ti cerco.
Ti cerco,
lungo le pareti di questa stanza.
Notte.
Ti trovo
per un interminabile attimo
nel ricordo del ritmo affannoso
dei nostri respiri.
Ancora Domani, ancora Sera, ancora Notte.
mercoledì 16 aprile 2008
lunedì 14 aprile 2008
Natale
Stanca
Sono stanca di essere arrabbiata, di usare toni importanti per essere ascoltata, verbi forti per trasmettere le mie emozioni, di alzare la voce per essere rispettata. Sono stanca di essere veloce, puntuale, di essere corretta, di sentirmi in colpa. Sono stanca del senso di giustizia che applico alla mia vita, che cerco altrove, che non trovo mai. Sono stanca di provare un dispiacere così profondo ogni volta che mi raggiunge l'incomprensione. Sono stanca di sonni affollati di voci, di grida, di cieli, di giorni.
Foto di Modimo.
Foto di Modimo.
sabato 12 aprile 2008
venerdì 4 aprile 2008
"E se non puoi la vita che desideri"
"E se non puoi la vita che desideri cerca almeno questo per quanto sta in te: non sciuparla nel troppo commercio con la gente con troppe parole e in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro in balìa del quotidiano gioco balordo degli incontri e degli inviti fino a farne una stucchevole estranea".
Constantinos Kafavis (Alessandria d'Egitto 1863 - ibidem 1933): da Cinquantacinque Poesie.
Foto di Alex Stehle.
Non sciuparla portandola in giro in balìa del quotidiano gioco balordo degli incontri e degli inviti fino a farne una stucchevole estranea".
Constantinos Kafavis (Alessandria d'Egitto 1863 - ibidem 1933): da Cinquantacinque Poesie.
Foto di Alex Stehle.
giovedì 3 aprile 2008
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